Per i miei coltelli utilizzo solo acciai di gran pregio che sottopongo ad un trattamento termico
accurato e differenziato in base al tipo di acciaio ed all'utilizzo al quale andrà incontro il
coltello: ogni coltello viene temprato in assenza di atmosfera dopo di che sottoposto ad un
trattamento criogeno quindi rinvenuto due volte per migliorare l'elasticità, il secondo
rinvenimento viene fatto a mano ed in maniera selettiva . Riesco così ad ottenere dai 58 ai 59
Hrc dal 440, 59-60 Hrc dal 440/C, 60-61 Hrc dall'ats 34 e 62-63 Hrc dal D2 e a parte le
durezze che sono si importanti ma non basilari ottengo una grana finissima e compatta
dell'acciaio che lo porta ad avere una eccezionale resistenza all'usura.
Qui di seguito riporto alcune caratteristiche degli acciai che uso di più con dei commenti
riguardanti la destinazione d'uso ed altro.
L' Ats 34 o 154Cm (le differenze sono minime ) é un rinomato acciaio da coltelleria utilizzato
da tantissimi coltellinai ed anche da alcune fabbriche sopratutto americane, fu creato come
miglioria del AISI 440/C al quale fu levato un 4% circa di cromo in favore del molibdeno
aumentando così la durezza e la resistenza del filo all'usura a deprimento della resistenza alla
corrosione (inossidabilità), é inoltre il miglior compromesso oggi ottenibile per l'ottima
finitura superficiale che si riesce ad ottenere lucidandolo a specchio avendo una buona
inossidabilità e una buona tenuta del filo, la sua composizione é:
C=1.02(carbonio) Si=0.28(silicio) Mn=0.40(manganese) S=0.002(zolfo) Cr=13.6(cromo)
Mo=3.5(molibdeno) P=0.025(fosforo).
Viene fornito in stato ricotto a 230 HB quindi abbastanza tenero da poterlo lavorare con
facilità, é un acciaio autotemprante e quindi se si scalda troppo durante la lavorazione(color
rosso) ha la brutta abitudine di diventare duro così da richiedere una ricottura per poterlo
ulteriormente lavorare, comunque dà i migliori risultati scaldandolo a circa 1050 gradi e
raffreddandolo in olio, dopo di che si può far seguire da un trattamento sottozero e successivo
rinvenimento che a secondo dell'uso della lama in questione varierà da poco più di 200 gradi
a 520 per avere la massima resistenza alla flessione, si ottengono così dai 58 ai 61 Hrc(gradi
Rockwell )
Gli acciai Aisi 420- 440 sono gli acciai inossidabili per eccellenza con valori di carbonio che
variano da 0.16 a 0.45 per i 420 e da 0.60 a 1.20 per i 440 sono ottimi per costruire delle lame
che devono avere come indispensabile qualità l'inossidabilità(coltelli da macellaio, bisturi,
coltelli subacquei, ecc. ecc) hanno a seconda del tipo di acciaio scelto una buona tenuta del filo
(più é alto il carbonio e meglio é) ed sopratutto nei 420 un ottimo rapporto qualità prezzo
seguono le tabelle di composizione e i trattamenti termici.
420/A: C = 0.16-0.25 Cr = 12-14 Mn = 1 S=0.03 Si=1
420/B: C = 0.26-0.35 tutto il resto come sopra
420/C: C = 0.36-0.45 Cr = 12.5-14 tutto il resto come sopra
440/A: C=0.60-0.75 Cr = 18-18 tutto il resto come sopra
440/B: C=0.75-0.95 tutto il resto come sopra
440/C: C=0.95-1.20 tutto il resto come sopra
I trattamenti termici di questi acciai sono all'incirca quelli sopra riportati per l'Ats 34 si
possono alzare di circa 20 o 30 gradi le temperature di tempra e si devono abbassare quelle di
rinvenimento nell'intervallo 200-250 gradi
Il D2, commercializzato con diversi nomi e caratteristiche a seconda dei fornitori(Sverker 21,
K110, special KMV etc. etc.) é uno dei migliori acciai per lame ma ha un grosso difetto non é
inossidabile, ma se si ha cura di non lasciare mai il coltello bagnato o sporco dà delle enormi
soddisfazioni per la tenuta al filo, non é inoltre fragile come i suoi detrattori vorrebbero far
credere,certo non è flessibile come un Aisi 420 con il quale si possono fare anche le molle ma
va benissimo per un uso normale del coltello, i valori rispettivamente di 193000 e 215000 del
modulo di elasticità dicono che il vantaggio é di circa il 12% a favore del 420 ma uno é
misurato a 56Hrc mentre a ben 62 Hrc per il D2 (penso che si equivalgano se solo si fa salire
di un grado o due il 420 e se nel frattempo si porta il D2 ad una durezza di circa 60Hrc con un
rinvenimento a 540 gradi centigradi), ha poi delle altre caratteristiche che lo fanno evitare da
molti coltellinai: non si riesce ad ottenere una bella finitura a specchio ma lascia sempre una
superficie leggermente opaca quasi sabbiata, intendiamoci le differenze sono minime e sono
evidenti solo per un occhio esperto e cosa più importante é difficile da lavorare, mangia i
nastri e qualsiasi utensile in maniera esponenziale rispetto agli altri acciai.
Seguono la composizione e i trattamenti termici, ho riportato le caratteristiche dichiarate
del'Uddeholm Sverker 21, gli altri sono quasi uguali aumenta a 1.65 il carbonio in un D2
arricchito che producono alcune fabbriche.
Aisi D2 C=1.55 Si=0.3 Mn=0.3 Cr=12 Mo=0.8 V=0.8(vanadio)
La tempra é dai 1020 ai 1050 gradi centigradi spegnimento in olio e rinvenimento dai 200 a
250 oppure a seconda della temperatura di tempra dai 500 ai540 gradi , trae molto giovamento
da un trattamento sottozero tanto é vero che é uno dei primi acciai sul quale fu provato questo
sistema.
Ultima revisione 7/3/99
Aggiornamento del 2001
Dalla data sopra riportata sono cambiate un po' di cose, è nato un acciaio semi inossidabile dalle caratteristiche
magnifiche, l' RWL34 derivato dal vecchio ATS 34 ma con la differenza che è ottenuto con la tecnologia delle polveri ,
questo comporta a differenza dei vecchi trafilati di non avere una trama con la disposizione dei componenti ( quando
viene fatta una colata di acciaio questa è come un fiume con i componenti che seguono in ordine più o meno sparso la
corrente, ciò viene ulteriormente amplificato dalla successiva trafilatura) quindi si ottengono delle lame di una
uniformità della struttura superiore che porta ad avere sul filo una perfetta disposizione degli stessi quindi una
resistenza all'usura (taglio) migliore e più omogenea, a conseguenza di tutto ciò si ottiene anche una lucidatura perfetta
esente da tramature.